Caro nipotino Bruno…
Caro nipotino Bruno, ti voglio bene e tu lo sai, anche se nei tuoi articoli quando parli di me e usi l’appellativo “zio”, anziché Adriano – come mi hai sempre chiamato-, avverto da parte tua l’accortezza di voler stabilire un certo distacco, in modo che ai tuoi amici arrivi chiaro il messaggio che tu non hai nulla a che spartire con le idee ribelli del “parente ingombrante”. E in un certo qual modo potrei anche capirti: essere liberi come lo sono io a volte è ingombrante anche per me…
Per cui è materialmente impossibile che tu possa essere (come vorresti fare intendere) il mio biografo. Dal punto di vista “biografico” ci troveremmo di fronte a un vuoto incolmabile, dovuto alla mancanza di conoscenza che va ben oltre il legame di parentela. Dovremmo dormire abbracciati in un letto matrimoniale almeno per due anni e forse neanche basterebbe. Credimi: conoscermi è davvero difficile e non solo per te, ma anche per me.