-
Mag 23 2013 Un saluto a Don Gallo
Rimanevo incantato ogni volta che apparivi in televisione. Ti guardavo come si guarda una Star all’apice del suo momento migliore. E il tuo, di momento, così stravagante e giusto non tramontava mai, anche quando talvolta, sotto i colpi di qualche insulto da parte di coloro che non “SANNO”, il concetto sembrava sfuggirti, ma tu subito lo riacchiappavi, se non con le parole, con la forza delle tue espressioni che io guardavo con la “lente di ingrandimento”. Poi ci siamo conosciuti a Genova e prima di salire sul palco tu mi hai abbracciato così forte, nonostante l’età, che mi sono commosso. E poi, quando sul palco io non volevo cantare, tu fosti così risoluto: “Ma dai, almeno una frase”, mi dicesti stringendomi forte il braccio, e io non potei fare a meno di obbedirti. Mi mancherai AMICO! E soprattutto il tuo istinto di essere sempre dalla parte degli ultimi.
(da il Fatto Quotidiano del 23/05/2013)