Il Mondo di Adriano

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  • Cara Mina…

    Cara Mina,
    Lo so, dopo i vent’anni, se c’è una cosa che ci fa incazzare, è quando tutti si affannano a farci gli auguri il giorno del nostro compleanno. Lo fanno apposta. Come dire: “E adesso?”. E adesso è proprio questo che dovrete scoprire.
    Comunque Auguri piccola! TU ed io siamo LE migliori.
    Adriano

  • Brava Milly!

    Brava Milly! Con le tue Notti sul ghiaccio hai saputo darci momenti piacevoli che, anche solo per una manciata di minuti, avevano il pregio di allontanarci dal BUIO di queste ore in cui il mondo sta precipitando. Bella e azzeccata la scelta dei concorrenti e dei vari ospiti che via via si sono succeduti, ma il punto vincente è stata la giuria. Cinque spumeggianti personaggi belli e simpatici a partire da Simona Ventura, anche se a mio parere la più obbiettiva nel giudicare i concorrenti, dopo Gabriella Pession, era l’affascinante Selvaggia Lucarelli. E tu, Milly, in forma splendente!

    Adriano

  • La fine degli imbecilli

    Ha ragione Buttafuoco quando dice che il Papa “non indica un inizio ma il segno della fine”. Infatti indica la fine degli imbecilli e di quelli che, come l’avvilito Buttafuoco, rosicano di fronte alla schiacciante sconfitta che gli “intellettual-farisaici” del nostro tempo, ancora una volta come allora, niente possono contro i puri di cuore. E Pa’ Francesco è uno di questi. 
    Un AMORE, quello dei puri o di chiunque voglia intraprendere la via della semplicità, che neanche l’aberrante malvagità di quei “CHIODI” sulla CROCE, hanno potuto minimamente scalfire. 
    Ma “Butta-cazzate” non demorde. Specie quando parla del Papa: “attento in ogni sua azione – aggiunge – solo per ricavarne il plauso che volge in parodia”. E’ persino scontato il volgare e quanto mai grossolano errore da parte di chi è convinto di sapere. Certo è difficile credere che anche il Papa, come tutti gli esseri umani, non provi un certo piacere nel ricevere il plauso del popolo. Guai se così non fosse. Poiché quel plauso di cui tu sparli, non è soltanto un incoraggiamento a non fermare i passi di una rivoluzione da lui iniziata fin dal suo primo “buonasera!”, ma cosa più importante e direi vitale, ha il grande compito di scatenare quel “fuoco” che mentre, nel tuo cognome è mal riposto, nella testa di ognuno di noi libera invece le cosiddette Endorfine, le quali sono in grado di procurare uno stato di euforia necessaria a poter gioire quel tanto che basta per non smettere di lottare.
    Specie quando la lotta, oggi più che mai, si fa sempre più dura. Ecco perché il Papa ci chiede sempre di pregare per lui.

    Adriano

  • Congratulazioni Sig. Presidente!

    Congratulazioni Sig. Presidente!
    Lei forse non lo sa, ma le ho scritto quando ancora io non la conoscevo. E sono contento che sia lei, quel signore a cui mi sono rivolto per una grazia a uno dei tanti ragazzi che sbagliano e al quale, in modo spregevole e sconsiderato, è stata inflitta una pena così SPROPOSITATA che neanche agli assassini VERI viene applicata in modo così rigoroso.
    Questo ragazzo si chiama Fabrizio Corona, in carcere di massima sicurezza da più di due anni. Ha già duramente pagato per gli errori commessi ed è giusto. Ma non gli si perdona quella spavalderia che è tipica dei giovani quando ancora non sono “SAGGI”. E purtroppo questa mancanza di saggezza è una malattia che sembra aver contagiato anche certi giudici che, nonostante l’età avanzata, pare abbiano perso completamente il senso della misura. Cosa, a mio parere, grave, poiché quando ciò accade (giovani o “giudici”) è inevitabile l’insorgere di segni antisociali. E se il giudice ancora non si ravvede, “l’esuberante fotografo” lo ha fatto da tempo: si è pentito, ha riconosciuto il suo mal comportamento ed è cambiato. Ora, se pur ancor giovane, è un altro uomo!

    >Grazie Sig. Presidente e auguri per il grande lavoro che da oggi si accinge a svolgere per il bene del Paese!!!

  • Come sarà il nuovo Presidente della Repubblica?

    Come sarà il nuovo Presidente della Repubblica?
    E’ inutile affannarsi e fare pronostici: Renzi e Berlusconi da una parte, PD e altri dall’altra.
    Nessuno lo può sapere fin quando il “designato”, col calore del suo corpo onesto o disonesto, non scalderà la famosa sedia dalla quale sarà pronunciato il verbo del cambiamento. Che a ben guardare, dai nomi che si fanno, si ha più l’idea dello stantio. Per cui sarà nel momento in cui dovrà giurare fedeltà al popolo che capiremo come sarà il nuovo Capo dello Stato. Ma soprattutto, dovrà dare un segnale. Uno qualunque, purché sia originale anche se apparentemente può non entrarci con la politica. Potrà sembrare una cosa da poco, ma sarà proprio quel segnale che ci indicherà lo stato di fermezza e di LEALTA’ con la quale saprà guidare il Paese. Sarà quel segnale che attirerà la nostra attenzione su di lui. Un segnale che desterà stupore e che finalmente ci farà dire: “che tipo questo Presidente!” Una frase gioiosa che non pronunciavamo dai tempi di Pertini.
    E allora Sig. Presidente, vedo che non manca molto allo spoglio delle schede ed è per questo che io ancora non conosco la sua faccia, ma prima che lei si “accomodi” le voglio chiedere una GRAZIA. Una grazia che ho chiesto anche a Napolitano e non solo io, tanti si sono mobilitati ma lui non se l’è sentita di andare per un attimo controcorrente. Si tratta di Fabrizio Corona. Un ragazzo che ha sbagliato certo ed è giusto che paghi. Ma se la pena supera in modo spropositato la misura dei suoi errori, io credo che ognuno di noi debba mettersi una mano sulla coscienza. E se questo non lo fa un giudice, le chiedo di farlo lei Sig. Presidente.
    Su quella sedia che da qui a poco lei occuperà per sette lunghi anni, si siederà un uomo che non sarà più quello che lei credeva di essere quando ancora non era eletto. Ma sarà un altro. Sarà prima di tutto un uomo che perdona e non solo per obbedire al significato della parola “perdono”, ma soprattutto per saper condannare quando è giusto condannare. E purtroppo lei lo sa meglio di me quanta ingiustizia c’è nel non punire chi va veramente punito. C’è gente che uccide, strangola, sfregia, ammazzando gente che non si può difendere come i vecchi e i bambini, prendendoti a picconate mentre vai a fare la spesa. E molti di questi sono già fuori e alcuni, senza neanche un giorno di prigione. Ma l’ESUBERANTE fotografo ha già ampiamente pagato il suo debito con la giustizia. E ciò che più di tutto rattrista, è che lo sta pagando anche con la salute.

    Grazie Sig. Presidente! Appena conoscerò il suo nome mi congratulerò con lei!
    Adriano Celentano

  • Ciao Landini

    Ciao Landini,
    Scusa se ti saluto, volevo solo dirti (ma non so se riuscirai a capirlo) il fatto è: che se non cambi marcia quando vai in televisione, fra un po’ a te non ti ascolta più nessuno.
    Santoro non sapeva più come fare per fermarti. Il più delle volte dici cose giuste ma sei monotono, non hai il senso della frenata e, se fosse per te, continueresti a sbraitare anche dopo che Santoro ha dato la buona notte ai telespettatori. Parti in prima quando cominci a parlare e dopo tre secondi metti la quinta e gridi come un pazzo, e quando poi tocca all’interlocutore tu gli parli sopra e non lo fai parlare. Io lo dico per te, non vorrei che anche i LAVORATORI, già mezzi STORDITI, si sentissero indifesi e ti sostituissero con un segretario che gridi un po’ meno, in modo da poter capire anche il parere delle “vittime”.
    Adriano Celentano

  • Perchè la gente dovrebbe consumare?

    Ciao GrillòRenzi!

    Mentre voi ve la battete sul tavolo dei “VOTI”, nel frattempo a Roma c’è un’auto che sfreccia a 180 km all’ora e, con noncuranza travolge 9 passanti, trascinandosi per 50 metri una giovane donna che poi MUORE. Otto i feriti di cui quattro in modo grave. Ma voi, così concentrati nella lotta a chi arriva primo, vi dimenticate di parlare del problema “non più importante” ma VITALE che è la CERTEZZA della PENA. Perché la gente dovrebbe consumare di più se ha paura anche a uscire di casa? E chi se ne frega degli 80 Euro o del diritto di cittadinanza se poi arriva una macchina e ti travolge. Poveri illusi, la tanto invocata “crescita” di cui parlano gli economisti e l’accecata massa politica, non ci sarà mai. Nessuno ha capito che il famoso aumento dei consumi è strettamente legato a un disegno artistico che può scaturire solo attraverso il sorriso dei cittadini. Ma se i cittadini hanno paura e si sentono abbandonati, non sorridono. E se non sorridono, non consumano. Quindi?…
    Sto cominciando a pensare a Salvini.

    Adriano Celentano

  • Caro Matteo…

    Caro Matteo,

    a quanto pare anche il “consiglio europeo” ti ha lasciato solo. Ma tu non devi amareggiarti, del resto non puoi pretendere che i 27 governatori membri abbiano la stessa sensibilità di noi italiani. Noi siamo nati buoni, mentre gli altri la devono apprendere la bontà. E tu sei nella posizione ideale per potergliela insegnare, non soltanto ai nostri amici europei, ma a tutto il resto del mondo ARIDO. Come? Facendoli vergognare. Loro hanno i soldi e il petrolio, ma tu hai i poveri dalla tua parte. Una ricchezza che non ha eguali. I ricchi non esisterebbero senza di loro. Ecco perché non devi assolutamente indugiare. Con le tue navi, in accordo coi libici, puoi placare il pianto di quei disperati che non sanno dove posare il capo. Certo saranno tanti, lo so, e tu organizzerai in Sicilia un campo che, solo inizialmente sarà di accoglienza, ma di lì a poco, man mano che il dilagare della vergogna scivolerà sotto i piedi di chi si è tirato indietro, la Sicilia diventerà un centro di smistamento mondiale, dove persino la violenza subirà una battuta d’arresto. E allora sarai tu ad indicare le leggi in questo mondo malato, che solo e soltanto dai POVERI può venire la sua guarigione!!!

    Adriano Celentano

  • Adriano Celentano e i Saint Motel

    Il cantante dei Saint Motel A/J Jackson, acceso ammiratore di Celentano, nel video della canzone “My Type” ispirato allo storico spettacolo televisivo Milleluci, si sostituisce ad Adriano e balla imitandone il ritmo e le movenze. Dopo questa performance ha chiesto alla sua casa discografica di poter conoscere il suo mito. Adriano lo ha incontrato insieme a tutto il gruppo e gli ha ballato un tip tap in diretta.

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